Archive for Maggio, 2010

mortal sospiro?

27 Maggio 2010

Da Il Sole 24 Ore del 27 maggio 2010:

Si parte dal Sud anche per le zone sburocratizzate, dove per le nuove iniziative produttive tutti i procedimenti amministrativi avviati su istanza di parte (fatta eccezione per quelli di naturatributaria) sono adottati esclusivamente dal prefetto o da un commissario di governo. Silenzio assenso dopo 30 giorni. La nuova misura di fatto cancella le zone franche urbane su cui aveva forte- mente puntato l`ex ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola. La manovra stabilisce infatti che, al Sud, le risorse previste per le zone franche urbane saranno dirottate dai sindaci verso contributi per le nuove iniziative produttive avviate nelle zone a burocrazia zero. Lo stesso vale perla zona franca “speciale” prevista all`Aquila.

( rocco.iemma@tin.it )

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aridànghete

25 Maggio 2010

Da Italia Oggi del 25.05.2010, pagina 22, in merito alla manovra correttiva che sta per essere varata dal Governo: “Inoltre, i soldi appositamente destinati alle zone franche urbane del Sud e alla zona dell’Aquila, potranno essere utilizzati dai sindaci per la concessione di contributi diretti a sostenere le nuove attività produttive sul territorio”.

( rocco.iemma@tin.it )

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zone franche urbane, è la volta buona?

20 Maggio 2010

Buone notizie dal ForumPA, che sia la volta buona? Dal sito dell’Anci:

Zone franche urbane – Fanelli: “Iniziativa congiunta per chiedere che le regole diventino uno strumento reale”

La delegata alle politiche Ue: “Il convegno che l’Anci ha organizzato oggi è stato il primo confronto di livello sul futuro delle politiche di coesione”

[20-05-2010]

Un’iniziativa congiunta con i Comuni ed i soggetti del partenariato locale per chiedere con forza che le nuove regole sulle zone franche urbane, ormai scritte dal governo e condivise dall’Anci, diventino uno strumento reale. E’ quanto annuncia Micaela Fanelli, responsabile Politiche Comunitarie Anci, al termine del convegno sulla dimensione territoriale delle politiche di coesione. “Apprendiamo oggi da  Aldo Mancurti, Capo Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del Ministero dello Sviluppo Economico, che il decreto di attuazione sulle zone franche è in fase di firma”. “Visto che è parecchi mesi che siamo in stand by con questa firma, che ha ormai un inchiostro piuttosto raggrumato, accogliamo l’invito che ci viene rivolto di essere più presenti”, osserva Fanelli. Per questo “faremo un rilancio in sede politica locale attraverso i Comuni ed i soggetti del partenariato locale che hanno rinnovato il loro interesse per questo strumento”, ribadisce.

La stessa delegata alle politiche comunitarie torna sul convegno odierno organizzato dall’Anci al Forum Pa, “il primo confronto di livello organizzato sul futuro delle politiche di coesione”. “Sono soddisfatta di questa iniziativa che ha registrato, anche se nella diversità di vedute, una sostanziale convergenza sulla necessità di rivedere la filosofia di queste politiche, pur mantenendone invariate la finalità di riequilibrio territoriale”, sottolinea. Questo risultato rafforza sicuramente la posizione che l’Italia dovrà sostenere nel negoziato per la revisione di medio termine della programmazione 2007-2013 e l’avvio del negoziato per la futura Strategia 2020“, conclude. (gp)

( rocco.iemma@tin.it )

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zona franca urbana a l’aquila, il cipe approva

13 Maggio 2010

Nel corso della seduta del 13 maggio 2010, il Cipe ha approvato la perimetrazione e la delimitazione della Zona Franca Urbana all’interno del Comune de L’Aquila, come da deliberazione del Consiglio Regionale dell’Abruzzo del 22 settembre 2009 (qui il resoconto integrale ufficiale; qui il verbale), assegnando 45 milioni di euro.

Fonte normativa è l’art. 10, comma 1 bis, della L. n. 77/2009, pubblicata in G.U. n. 147 del 27 giugno 2009, di conversione del D.L. n. 39/2009, c.d. “decreto Abruzzo”, secondo cui: “Il CIPE, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e sentita la regione Abruzzo, provvede all’individuazione ed alla perimetrazione, nell’ambito dei territori comunali della provincia di L’Aquila e di quelli di cui all’articolo 1 del presente decreto, di zone franche urbane ai sensi dell’articolo 1, commi da 340 a 343, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, sulla base di parametri fisici e socio-economici rappresentativi dei fenomeni di degrado urbano e sociale e degli effetti provocati dal sisma sul tessuto economico e produttivo, in deroga al requisito demografico ivi previsto. Alle aree, così individuate, si applicano le disposizioni di cui all’articolo 1, commi da 340 a 343, della predetta legge n. 296 del 2006. Ai fini di cui al presente comma, il termine del 1o gennaio 2008 stabilito dai commi 341 e 341-bis dell’articolo 1 della predetta legge n. 296 del 2006 si intende sostituito dal termine del 6 aprile 2009 e l’espressione “a decorrere dall’anno 2008″ di cui alla lettera c) del citato comma 341 si intende sostituita dall’espressione “a decorrere dall’anno 2009″. Per il finanziamento delle zone franche urbane individuate ai sensi del presente comma, e per il periodo di vigenza degli incentivi previsto ai sensi del presente comma, è istituito un apposito Fondo nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze, con una dotazione di 45 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa massima, a valere sulle risorse di cui all’articolo 14, comma 1, compatibilmente con gli utilizzi del presente decreto”.

Per alcuni commenti in corso d’opera apparsi su questo blog, consultare: https://roccoiemma.wordpress.com/?s=aquila .

rocco.iemma@tin.it )

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