Tratto dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico, uno speciale sulla giornata di Roma.
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zone franche urbane e dintorni
La Commissione Europea autorizza le Zone Franche Urbane in Italia, il comunicato ufficiale:
Aiuti di Stato: la Commissione autorizza l’attuazione di un regime di zone franche urbane in Italia
La Commissione europea ha autorizzato, sulla base delle norme del trattato CE relative agli aiuti di Stato, la costituzione di zone franche urbane (ZFU) in determinate regioni italiane. La misura è volta a stimolare la rivitalizzazione di determinati quartieri particolarmente svantaggiati. Nei 22 quartieri classificati come ZFU, le piccole e micro imprese che costituiscono una nuova attività potranno beneficiare di una serie di esenzioni fiscali. La Commissione ha concluso che le misure in esame non sono tali da alterare le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse e che gli effetti sugli scambi saranno molto limitati.
La Commissaria responsabile della concorrenza, Neelie Kroes, ha dichiarato: «La misura proposta dall’Italia permette di incoraggiare la creazione di nuove attività in quartieri svantaggiati stimolando nel contempo l’occupazione locale. A termine, lo sviluppo di un tessuto di attività in questi quartieri problematici avrà effetti positivi sia sul piano sociale che su quello economico, senza incidere sulla concorrenza in maniera sproporzionata.»
L’11 giugno 2009 l’Italia ha notificato un progetto che prevede la creazione di 22 zone franche urbane (ZFU) che godranno di un regime di esenzioni fiscali a favore delle piccole e micro imprese che iniziano una nuova attività economica. In particolare, queste imprese beneficeranno di un’esenzione dalle imposte sui redditi, dall’imposta regionale sulle attività produttive, dall’imposta comunale sugli immobili e dai contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.
La Commissione considera la rivalorizzazione dei quartieri urbani svantaggiati una delle iniziative che mirano a raggiungere l’obiettivo comunitario della coesione economica e sociale. Tale rivalorizzazione è in linea con la comunicazione della Commissione del 17 luglio 2006 sulla politica di coesione e le città.
Visto il livello di concentrazione delle difficoltà socio-economiche (misurate con un indice sintetico) e il fatto che le misure previste sono estremamente mirate a livello geografico, la Commissione le ha ritenute necessarie e proporzionate per il raggiungimento dell’obiettivo della rivitalizzazione urbana senza provocare una distorsione della concorrenza contraria al comune interesse. La Commissione ha altresì concluso che gli effetti sugli scambi saranno particolarmente limitati per i seguenti motivi:
- le misure mirano essenzialmente a lottare contro l’esclusione sociale in quartieri particolarmente difficili;
- il regime è rivolto esclusivamente a piccole e micro imprese;
- la copertura geografica delle misure è limitata (interessano solo lo 0,58% della popolazione);
- i quartieri sono stati selezionati in funzione di criteri obiettivi quali il tasso di disoccupazione, il tasso di occupazione, il tasso di popolazione di età inferiore a 24 anni sul totale degli abitanti e il tasso di scolarizzazione;
- le autorità italiane si sono impegnate a trasmettere al Comitato interministeriale per la programmazione economica relazioni annuali sull’attuazione delle ZFU .
La versione non riservata della decisione sarà disponibile con il numero N 346/2009 nel registro degli aiuti di Stato ( State Aid Register ) sul sito della DG Concorrenza una volta risolte tutte le questioni relative alla riservatezza. Il bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di aiuti di Stato ( State Aid Weekly e-News ) riporta le ultime decisioni in materia di aiuti di Stato pubblicate su Internet e nella Gazzetta ufficiale.
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“Il progetto ha ricevuto il via libera da parte di Bruxelles”, così Il Sole 24 Ore del 27 ottobre 2009 (dalla rassegna stampa del sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri).
Domani l’annuncio?
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Dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico:
Pmi: il Ministro Scajola mercoledì varerà le prime 22 Zone Franche Urbane
Il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, alla prevista presenza del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, darà il via libera, mercoledì 28 ottobre alle ore 11.30, alle “Zone Franche Urbane” firmando i relativi contratti con i sindaci dei 22 Comuni interessati.L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del piano straordinario del Governo per il Sud, è volta a rilanciare quartieri caratterizzati da degrado socio-economico stimolando la nascita di piccole e microimprese attraverso esenzioni fiscali e previdenziali per vari anni, favorendo così la formazione di migliaia di posti di lavoro.Le zone franche, selezionate sulla base di una serie di indicatori, sorgeranno a :
– Catania, Gela, Erice – Sicilia;
– Crotone, Rossano e Lamezia Terme – Calabria;
– Matera – Basilicata;
– Taranto, Lecce, Andria – Puglia;
– Napoli, Torre Annunziata e Mondragone – Campania;
– Campobasso – Molise;
– Cagliari, Iglesias e Quartu Sant’Elena – Sardegna;
– Velletri e Sora – Lazio;
– Pescara – Abruzzo;
– Massa Carrara – Toscana;
– Ventimiglia – Liguria.
La diretta online della cerimonia sarà inoltre visibile nel sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
(www.sviluppoeconomico.gov.it)
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Dal sito del Comune di Rossano, comunicato stampa n. 429 del 22/10/2009 “PRESENTATI DUE PROGETTI SUI CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE”:
…il Comune di Rossano ha partecipato a tale bando presentando due progetti: la Casa dei Giovani e il potenziamento della struttura polisportiva del “Maria De Rosis”.
Il primo progetto riguarda un centro di aggregazione giovanile che concerne la realizzazione dell’officina delle arti, intesa come luogo della formazione e dell’espressione delle capacità artistiche dei giovani. Il progetto, inoltre, si distingue per l’individuazione di un modulo costituito da due laboratori per la formazione professionale e l’attivazione di percorsi di creazione di impresa. La Casa dei Giovani si colloca all’interno dell’area della Zona Franca Urbana per consentire la riqualificazione urbanistica e sociale che è uno degli obiettivi che hanno portato alla ZFU…
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Presentazione del progetto Zone Franche Urbane, Sala degli Arazzi, Ministero dello Sviluppo Economico, Roma, 28 ottobre 2009.
( Comunicato Stampa del Comune di Rossano )
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Zone Franche Urbane, lo stato dei lavori:
1) Cipe: delibera ai sensi dell’art. 1 comma 342 della L. n. 296/2006, come sostituito dall’art. 2 comma 563 della L. n. 244/2007 (fatto, delibera n. 5 del 30 gennaio 2008, pubblicata il 6 giugno 2008);
2) Ministero dello Sviluppo Economico: definizione delle procedure di presentazione delle proposte da parte delle amministrazioni coinvolte, ai sensi del paragrafo 2 della delibera n 5/2008 del Cipe (fatto, circolare del Dps-Mise n. 1418 del 26 giugno 2008);
3) Comuni interessati: presentazione delle proposte alle Regioni, ai sensi della delibera n. 5/2008 del Cipe (fatto entro il 21 luglio 2008);
4) Ministero dello Sviluppo Economico e Dipartimento per le Politiche di Sviluppo in collaborazione con le Regioni: entro 60 giorni dalla pubblicazione della delibera del Cipe, individuazione delle Zfu da proporre al Cipe per l’ammissione a finanziamento, ai sensi del paragrafo 2 della delibera n 5/2008 del Cipe (fatto, le Regioni hanno ammesso e inoltrato entro il 5 agosto 2008 le proposte al Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per le politiche di sviluppo; un Gruppo Tecnico interno ha elaborato una Relazione sulla proposta di individuazione delle Zone Franche Urbane da trasmettere al Cipe, Relazione datata 30 settembre 2008);
5) Ministero dell’Economia e delle Finanze: decreto su limiti, modalità e condizioni delle esenzioni fiscali in Zona Franca Urbana, ai sensi dell’art. 1 comma 341 quater della L. n. 296/2006, introdotto dall’art. 2 comma 562 della L. n. 244/2007, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della disposizione (da fare, decisivo);
6) Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale: decreto su limiti di massimale di retribuzione entro cui applicare l’esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente previsto dall’art. 1 comma 341 lett. d) della L. n. 296/2006, come sostituito dall’art. 2 comma 562 della L. n. 244/2007, ai sensi dello stesso (da fare, decisivo);
7) Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le politiche di sviluppo – Nucleo di valutazione e verifica: proposta tecnica per il sistema di monitoraggio e la valutazione del dispositivo, secondo quanto previsto dal Gruppo Tecnico istituito presso il Mise-Dps al par. 12 della Relazione sulla proposta di individuazione delle Zone Franche Urbane del 30 settembre 2008, tutto ai fini dell’attuazione dell’art. 1, comma 343, della L. n. 296/2006 (da fare, importante, inizialmente previsto entro il 2008, poi entro il primo trimestre 2009 secondo la proposta del Ministero dello Sviluppo Economico del 9 dicembre 2008, approvata dal Cipe in data 8 maggio 2009).
8) Cipe: delibera recante individuazione e perimetrazione delle Zone Franche Urbane e allocazione delle risorse, ai sensi dell’art. 1 comma 342 della L. n. 296/2006, come sostituito dall’art. 2 comma 563 della L. n. 244/2007, e della delibera n. 5/2008 dello stesso Cipe (fatto, 8 maggio 2009, su proposta del Ministero dello Sviluppo Economico, deliberazione n. 14/2009 pubblicata in G.U. n. 159 del 11 luglio 2009)
9) Commissione Europea: autorizzazione delle misure e del dispositivo ex art. 88 par. 3 del Trattato istitutivo della Comunità Europea, ai sensi dell’art. 1 comma 342 della L. n. 296/2006, come sostituito dall’art. 2 comma 563 della L. n. 244/2007 (autorizzazione richiesta in data 11 giugno 2009, aiuto di stato N346/2009).
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