aridànghete

25 Maggio 2010

Da Italia Oggi del 25.05.2010, pagina 22, in merito alla manovra correttiva che sta per essere varata dal Governo: “Inoltre, i soldi appositamente destinati alle zone franche urbane del Sud e alla zona dell’Aquila, potranno essere utilizzati dai sindaci per la concessione di contributi diretti a sostenere le nuove attività produttive sul territorio”.

( rocco.iemma@tin.it )

Gruppo Zone Franche Urbane su Facebook.

2 Risposte to “aridànghete”

  1. Valerio Lupo Says:

    Sembrava una fase oramai superata: ci siamo sgolati nel ribadire che il “Paradiso Fiscale” non lo si nutre con le iniezioni di denaro; abbiamo più volte ribadito che le graduatorie generano vincitori, ma, ahimé, anche più numerosi, i vinti …; ci siamo sforzati di far capire che i veri beneficiari delle Zone Franche Urbane, non sono le aziende… bensì le aree metropolitane che trarrebbero vantaggio dall’insediamento di classi produttive e imprenditoriali inclini all’investimento.
    Chiediamolo ai francesi cosa ne pensano! E’ dagli anni ’90 che gestiscono Zone Franche. Per loro ciò significa garantire l’esonero dalle imposte e dai contributi agli imprenditori che con coraggio si affacciano nelle aree disastrate. Si badi bene … a chiunque … non a pochi vincitori. Conclusione? Un reale successo: oggi le aree agevolate sono raddoppiate ed il governo francese continua ad incentivarle. Un iniezione di umiltà, dunque: facciamoci spiegare da loro come farle funzionare qui in Italia!
    Insomma, se è questo il male minore, ringrazio, ma preferisco attendere ancora, piuttosto che vedere dissipare quelle flebili risorse di denaro in un epilogo illogico, assurdo, inadeguato. Mi aggrappo all’illusione che si tratti di una comprensibile fantasia giornalistica.
    Valerio Lupo

    • roccoiemma Says:

      Credo che si stia pagando il prezzo dell’aver fatto delle Zfu non un modello innovativo di gestione del territorio e sviluppo urbano, ma uno dei tanti, l’ennessimo, incentivo ideologizzato e geograficamente orientato. Da meridionale, di co che se ci si fosse concentrati di più sulla dimensione multidisciplinare e urbana e un pò di meno sulla presunta “meridionalità” dell’incentivo (che peraltro non ha riscontri nella norma e nei fatti, dato che ci sono anche Massa e Carrara, Ventimiglia, Pescara, Sora e Velletri), ho il sospetto che non saremmo a questo punto. Al punto i cui, cioè, le esenzioni in Zfu vengono considerate al pari, quindi interscambiabili, di qualsiasi altri incentivo déja vu.


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